S’Incontru ad Ussana

Il rito pasquale che si rinnova ogni anno in Sardegna, per far incontrare La Vergine Maria con il Figlio. Questo è il rito del S'Incontru, ancora oggi molto sentito in Sardegna

S’Incontru ad Ussana

Ussana non sfugge alla tradizione religiosa pasquale dell’Isola, che, influenzata com’è da quella di Spagna, offre alcune variazioni significative alle liturgie. Variazioni che si sostanziano con “S’incontru”, nella domenica di Pasqua, che è l’incontro, appunto delle statue della Madonna Addolorata e di Gesù Risorto.

Con “S’incontru” si mette in primo piano il dolore della Mamma che ha perso un figlio pur sapendolo, nel suo intimo, essere innocente da qualsiasi accusa e, soprattutto, figlio di Dio: un dolore di mamma è quanto di più terreno ci possa essere e su quello si basa la processione. Ed anche qui ad Ussana la Vergine ha un ruolo importante, praticamente sconosciuto nel resto dell’Italia: l’incontro tra i due cortei, che avviene davanti alla chiesa principale, è molto commovente.

Gli inchini, le cerimonie sono frutto della devozione secolare della Sardegna di fronte al momento più esaltante della Cristianità ma anche davanti al dramma della mamma che riesce, dopo la disperazione della morte, a rivedere il suo adorato unico figlio risorto nel suo fulgore di Dio.

La Vergine nel momento successivo all’incontro, sveste i panni del dolore, per mettersi la corona della “Regina Coeli”: la tradizione poi a questo momento assegna anche gli spari di mortaretti per fare festa, per sigillare la riunione tra madre e figlio.

a cerimonia di Ussana termina tradizionalmente con il prosieguo del corteo religioso che vede le due statue, dalla Vergine, appaiata a quella del Risorto: entrambi tornano nelle loro “case”, per riposare un anno intero.


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